I hope and pray that someone, sometime, will found a memorial mother’s day commemorating her for the matchless service she renders to humanity in every field of life. She is entitled to it.*
Ann Reeves Jarvis
Il clima del tempo
L’idea di una festa dedicata alla donna in quanto madre nasce negli Stati Uniti, nei decenni che vanno tra il 1870 e il 1910. Un periodo in cui si mescolano tante idee diverse riguardanti i ruoli e i compiti delle donne.
Gli uomini sviluppano ideologie e controlli su come dovrebbero essere le donne e in specie le madri.
E’ in questo periodo che Coventry Patmore scrive “The Angel in the House”, popolarissimo libro diffusore dell’idea vittoriana delle sfere separate, in cui alle donne viene affidata la gestione della domesticità e della vita privata.
Ed è sempre in questo periodo che Anthony Comstock promuove le disposizioni di legge che prendono il suo nome e che vietano la diffusione al di là dell’uso individuale (la legge riguarda il servizio postale) di qualsiasi cosa “oscena” con un ventaglio estremamente ampio, che include ogni tipo di contraccettivi ma anche ogni riflessione sulla vita coniugale e sulla pianificazione familiare. E ciò per circa un secolo fino alla sentenza Griswold V/ Connecticut del 1965. Molte donne vennero denunciate e condannate in base alle leggi Comstock, da Margaret Sanger, prima grande creatrice di cliniche per il controllo delle nascite, a Ida Craddock, scrittrice femminista di libri sull’ ”Unione ideale” che si suicidò nel 1902 dopo la condanna.
Entro questi ambiti di azione vari e controversi, molte donne erano organizzatrici di comunità con iniziative riguardanti il benessere fisico e mentale della cittadinanza, con speciale riguardo all’infanzia, all’igiene, al management familiare.
Madri e figlie e la Pace
Due di queste donne, significativamente in rapporto di madre e figlia, sono le creatrici del “Mother’s Day” che nasce all’insegna della madre quale portatrice di pace.
La madre Ann Jarvis raccolse fondi per acquistare medicine e assumere donne per lavorare in famiglie in cui la madre soffriva di tubercolosi o altri problemi di salute. Sviluppò anche programmi per analizzare il latte. Promosse nel 1868 il “Mothers Friendship Day” una festa di riconciliazione tra le opposte fazioni del Nord e del Sud; la Virginia, il suo stato, era stato particolarmente travagliato dalle divisioni interne. Lei e un’altra attivista per la pace e suffragetta, Julia Ward Howe, avevano sollecitato la creazione di una festa della mamma dedicata alla pace. Quaranta anni prima che diventasse una festa ufficiale, Julia Ward Howe aveva proposto la istituzione della festa della mamma nel 1870, invitando le madri di tutte le nazionalità a unirsi per promuovere la “composizione amichevole delle questioni internazionali, i grandi e generali interessi della pace”.
Nel 1876 Ann Jarvis pronunciò le parole poste in epigrafe a questo testo presso la Andrew Methodist Episcopal Church di Grafton, ora riconosciuta nel National Register of Historic Places proprio per la festa della Madre.
La festa fu promossa dopo la morte di Ann Jarvis il 9 maggio 1905 dalla figlia Anna Maria Jarvis. Fu celebrata per la prima volta il 10 maggio del 1908 nella Andrew Church di Grafton. Fu scelto come simbolo il garofano bianco, il cui significato Anna Maria descrisse così:
“Its whiteness is to symbolize the truth, purity and broad-charity of mother love; its fragrance, her memory, and her prayers. The carnation does not drop its petals, but hugs them to its heart as it dies, and so, too, mothers hug their children to their hearts, their mother love never dying. When I selected this flower, I was remembering my mother’s bed of white pinks.” *
Nel 1914 il presidente Woodrow Wilson incluse ll Mother’s Day tra le festività civili nazionali, fissandolo alla seconda Domenica di Maggio.
La mamma e le nazioni
L’Inghilterra mantenne l’antica tradizione religiosa del Mothering Sunday (pare si sia evoluta dalla pratica medievale di visitare la propria chiesa madre ogni anno nella domenica di Laetare, quarta di quaresima) che poneva l’accento sulla Chiesa come madre dei credenti e sulla Madonna come Madre. Si continua a celebrarla alla quarta di quaresima, ora vi si mescolano le moderne abitudini della festa della mamma.
Tutti gli altri paesi europei la fissarono in una domenica di maggio, i più la seconda.
La festa della mamma fu diffusa in Europa anche grazie alla prima guerra mondiale: i soldati americani mandati in Francia richiesero così tante cartoline di auguri da indurre la Union Franco-Americaine a creare una apposita carta postale.
L’influsso delle ingenti perdite umane causate dalla guerra contribuì a imprimere una svolta alla festa. Dalla pace si passò alla promozione delle politiche demografiche antimalthusiane.
La prima fu la Francia che istituì la festa nel 1920, come “Journée Nationale des Mères de familles nombreuses”. Seguì la Germania nel 1923, istituendo il “Muttertag”. L’intento di promuovere le famiglie numerose si rafforzò vieppiù dopo il 1933 quando la festa venne posta sotto il controllo della lega delle donne naziste, che volevano anche indirizzarla verso linee eugenetiche. Indirizzo che gli assistenti sociali non secondarono, continuando a decidere per sussidi alle famiglie numerose e bisognose, con gran dispetto dei nazisti.
L’Italia seguì nel 1933, istituendo la “Giornata della madre e del fanciullo”.
Croce e delizia
Molte nazioni hanno istituito onorificenze in occasione della festa per le madri. Tutte le medaglie erano in relazione alla quantità e qualità dei figli prodotti (in particolare in Germania figli con handicap erano causa di esclusione).
Nel 1920 la Francia per prima istituì la “Medaille d’honneur de la famille”. Bronzo (4–5 figli) argento (6–7 figli) oro (8 e più). Tuttora viene conferita, con una riforma delle condizioni di accesso negli anni 80.
Poi ci fu la Germania nel 1938 con la “Medaglia per la croce d’onore per le madri tedesche”. Bronzo (4–5 figli) argento (6–7 figli) oro (8 e più). Sino al 1944.
L’Italia non precedette la Germania, ma la seguì nel 1939 con la “Medaglia d’onore per le famiglie numerose”. Medaglia unica in acmonital (sigla di Acciaio monetario italiano) con un nastro di seta su cui applicava per ogni figlio un fiocchetto. Abolita con la caduta del fascismo.
La Russia Sovietica ha istituito il premio della madre eroica nel 1944. Ottone per la seconda classe (5 figli) argento per la prima classe (6 Figli) Soppresso nel 1991.
La madre o le madri?
Anna Maria Jarvis aveva sempre sottolineato che le festa era rivolta e dedicata non alle “madri”, ma a celebrare da parte di ogni singolo figlio l’operato di ogni singola madre nella sua unicità. Era molto preoccupata per la piega commerciale e standardizzata che aveva preso la festa e personalmente non ne approfittò mai, vivendo anzi in ristrettezze. Pensava di intervenire, quando la sua salute declinò e nel 1944 fu ricoverata al Marshall Square Sanitarium in West Chester, Pennsylvania, morendo poi il 24 novembre 1948. Si dice che parte della retta fosse stata pagata da offerte di singoli, di industrie floreali e delle carte di auguri.
* Spero e prego che qualcuna, prima o poi, creerà un giorno commemorativo della madre che celebri l’ineguagliabile servizio che essa rende all’umanità, in ogni parte della vita. Ella ne ha dirittto.
* Il colore bianco simboleggia la verità, la purezza e la grande generosità dell’amore materno, mentre la fragranza del fiore rappresenta il suo ricordo e le sue preghiere. Il garofano non lascia cadere i suoi petali, ma li abbracci tenendoli stretti al cuore, fino alla propria morte; allo stesso modo le madri stringono al cuore i propri figli: il loro amore materno dura per sempre. Scegliendo questo fiore, rammentavo l’aiuola di garofani bianchi di mia madre.